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set 01, 2023

Da un "colibrì" nasce il mio progetto open data: GeoFireGuardian

Dall'esigenza di fornire un servizio di consultazione gratuita del WebGIS, realizzato in collaborazione con TerreLogiche Srl, dopo aver pubblicato i primi dati relativi all'indice LST (Land Surface Temperature) inerenti la temperatura radiante della superficie terrestre dell'intera regione Basilicata (anni 2022 e 2023), il primo progetto si è evoluto in virtù della stagione estiva e del rischio incendi.

Ogni giorno che passava, una nuova idea veniva seguita da un processamento di dati satellitari, che man mano integravano quelli già esistenti: dalle mappe sugli incendi (NBR e RBR), a quelle relative all'umidità dei suoli (NDWI), al calcolo delle aree potenzialmente a rischio, fino a considerare il servizio WMS messo a disposizione dalla NASA sugli incendi attivi in tempo "quasi reale". Per dettagli vi invito a consultare la pagina dedicata: https://www.satmonitoring.it/webgis.

Ed è così che l'idea si fa progetto a lungo termine, da implementare, migliorare anche grazie alla possibilità di utilizzo dell'AI (Intelligenza Artificiale) e del Machine Learning (apprendimento automatico), restando sempre convinto che la base deve sempre essere "governata" da quella che a me piace chiamare "cifra umana".

Ho dato un nome a questo progetto, anzi, la verità è che avevo chiesto lumi a ChatGPT che, successivamente, mi aveva elencato una serie di nomi: a me è piaciuto GeoFireGuardian. Il GIS come guardiano a protezione delle aree a rischio incendio.

Era uno dei miei obiettivi fornire un servizio open data al territorio, soprattutto alle autorità preposte, l'avevo scritto nel progetto d'impresa individuale, ci tenevo e ci tengo.


Buona consultazione e scrivetemi se volete.

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